La settimana scorsa è stato inaugurato un primo importante progetto della “Giustizia Digitale” nella Regione Sardegna, al Tribunale di Cagliari è stato avviato il laboratorio informatico per le indagini specializzate della Procura Distrettuale della Repubblica e della Direzione Distrettuale Antimafia.
Questo nuovo tipo di laboratorio digitale fornirà agli uffici giudiziari italiani e della Sardegna, strumenti di indagine avanzati e consente agli investigatori di recuperare informazioni utili dalle memorie dei computer e dispositivi informatici vari nel rispetto dei tempi imposti dall’azione penale.
Verranno rafforzati i sistemi informatici per supportare le indagini e le attività investigative, aiutando così a velocizzare i tempi della giustizia anche per i privati cittadini.
Il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, presente all’inaugurazione del 5 Settembre, ha dichiarato:
“Oggi ci troviamo davanti ad un ottimo esempio di collaborazione istituzionale. Quando si lavora insieme, con impegno, su progetti ben pensati e ben costruiti, si ottengono risultati positivi concreti, che portano vantaggio a tutta la comunità. E fa piacere, in particolare, aver contribuito a far vita ad un progetto che risponde al bisogno di sicurezza dei cittadini ed ha una così alta valenza tecnologica, tale da rendere la nostra regione prima in Italia sul fronte della Giustizia digitale. Quando la Sardegna riesce a stare sulla frontiera dell’innovazione sappiamo sorprendere e diventare, per il Paese, un esempio di cui andare orgogliosi. Abbiamo realizzato una buona pratica e sono certo che le altre regioni saranno molto attenta a quello che si é fatto qui.”
Il fulcro e l’obbiettivo di questo nuovo laboratorio è l’analisi dei dispositivi informatici e computer incriminati. Nel mondo di oggi molti crimini sono collegati all’utilizzo di un computer, l’utilizzo di strumenti molto sofisticati, presenti anche in questa occasione può consentire agli investigatori di reperire le tracce dell’azione criminale.
All’interno del laboratorio ci saranno 3 postazioni fisse dedicate ciascuna rispettivamente a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Il progetto ha richiesto un investimento di 250.000 € e costituisce il più importante risultato sinora raggiunto nell’ambito del progetto “Giustizia Digitale” che è inserito tra le tante iniziative nell’Agenda Digitale Sarda, facente parte dei fondi FESR (2014-2020).
In questo specifico ambito si intende realizzare una maggiore trasparenza e velocità dell’azione pubblica secondo una logica di qualità del servizio offerto al cittadino.
Il referente giudiziario ed informatico del progetto, Daniele Caria, ha precisato:
“Con i nuovi sofisticati dispositivi possiamo effettuare operazioni che prima venivano affidate con procedure d’appalto a personale esterno. Tutto questo ci consente di accorciare i tempi e di risparmiare risorse finanziarie”.
Il progetto non prevede solamente l’avviamento dei laboratori digitali ed informatici nei vari tribunali dell’isola ma anche tanti altri più o meno piccoli interventi che possono garantire alla Giustizia Civile di essere al passo con i tempi, digitalizzare le procedure burocratiche e quindi diminuire anche i tempi.
Sono previsti:
- Miglioramento delle infrastrutture di rete per garantire una maggiore connettività a banda larga ai tribunali della Sardegna e forniture hardware.
- La realizzazione di punti di videoconferenza presso tutte le sedi giudiziarie della Sardegna per garantire le audizioni a distanza, le riunioni remote e la formazione.
- Realizzazione del sistema informativo di gestione del minore in comunità: l’obiettivo è quello di razionalizzare i dati acquisiti attraverso la creazione di una banca dati nella quale confluiscono le informazioni sui minori e sulle comunità, anche in collegamento con le altre Pubbliche Amministrazioni con compiti di controllo sulle strutture.
- Adeguamento della sala data center del Palazzo di Giustizia di Cagliari per l’aumento della sicurezza attraverso sistemi di backup e incremento del sistema di archiviazione a livello di server.
- Razionalizzazione dell’archiviazione dei documenti e forniture di dispositivi per aumentare la produttività digitale quali scanner/multifunzione degli uffici.
- Allestimento delle aule udienza al fine di supportare il processo civile e penale telematico.
- Sistema informativo per la digitalizzazione del trattamento delle cause a favore dell’Avvocatura Regionale. L’obiettivo è quello di razionalizzare i documenti acquisiti attraverso la creazione di una banca dati.
Fonte: Regione Sardegna