La Sardegna esempio internazionale per le sue politiche sull’aerospazio. La Giunta ha illustrato i progetti attuali e futuri sull’Areospazio in Sardegna in una tavola rotonda organizzata da Airpress, rivista mensile specializzata nel settore, con il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston, il presidente dell’INAF Niccolò D’Amico, parlamentari e consiglieri regionali. Si è parlato anche dello Space Propulsion Test Facility che prende il via proprio in queste settimane.
Con un unicum in Europa ed anche in Italia il Space Propulsion Test Facility (SPTF) è una infrastruttura tecnologica che verrà realizzata per i test dei motori che verranno utilizzati nelle missioni spaziali.
La Giunta Pigliaru che come già detto più volte vuole puntare sempre di più su un settore strategico come quello spaziale. L’SPTF oltre a tanta scienza e tecnologia porterà anche assunzioni, circa 35, che si inquadreranno fra informatici, chimici e ingegneri.
Il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) ha dato via libera al finanziamento pubblico, pari a poco più di 8 milioni e 700mila euro, la Regione su proposta dell’Assessore della Programmazione Raffaele Paci, parteciperà con 790mila euro, ovvero il 3% dell’investimento complessivo. Con il via libera il progetto può dunque entrare nella fase operativa, la prima fase sarà sottoscrivere uno specifico Accordo di Attuazione fra Regione, MISE e AVIO.
Anche l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) prenderà parte al progetto, in collaborazione con AVIO, azienda italiana ed internazionale leader nel settore Areospaziale, DASS (Distretto Aerospaziale della Sardegna), Regione e Comune di Villaputzu. Lo Space Propulsion Test Facility era stato presentato nel luglio scorso a Villaputzu.
Nell’infrastruttura si porteranno avanti esperimenti, ricerche e soprattutto test di motori e prototipi spaziali: scudi termici in materiale carbon per i famosi razzi Vega, lanciati in Guiana Francese per portare nello spazio satelliti a uso civile, indispensabili per esempio nel controllo della terra e delle variazioni climatiche.
“Crediamo molto in questo progetto e alla Sardegna come Regione spaziale, il titolo di questa tavola rotonda riassume bene quello che la nostra isola rappresenta oggi per il settore. I risultati che sono già arrivati, i riconoscimenti da parte della Nasa, il ruolo strategico del Radiotelescopio di San Basilio, gli investimenti di Avio nel Sarrabus e di tante altre imprese del distretto aerospaziale dimostrano che la strada è quella giusta.” Ha riferito Raffaele Paci.
La Giunta poi ha ricordato anche l’importanza dei bandi sul settore, un investimento complessivo di 10 milioni di euro per l’areospazio: “Questo dimostra che è un settore che sta crescendo molto e che, come si vede dai progetti presentati, sta riuscendo a passare dalla fase di ricerca pura a quella di ricaduta sul territorio, e questo è un passaggio fondamentale perché è quello che può portare sviluppo e posti di lavoro”.
Areospazio e anche tanta tecnologia, progetti che possono aiutare lo sviluppo economico e lavorativo.
“Con l’alta tecnologia possiamo superare il gap geografico, che spesso è un limite, trasformandolo in una risorsa. Le caratteristiche della nostra isola e le competenze digitali che possiamo garantire sono ideali per ospitare importanti progetti internazionali”. Sottolinea ancora Paci.
Fonte: Regione Sardegna