Contrasto dei Crimini informatici per la tutela dei servizi pubblici, ma anche contrasto a cyberbullismo e pedopornografia in Sardegna

Prima della fine dello scorso anno, a Dicembre, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per la Sardegna guidato dal dott. Francesco Greco e la presidente di A.N.C.I. Sardegna Daniela Falconi avevano firmato il protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto dei crimini informatici a tutela dei sistemi informativi e delle infrastrutture tecnologiche in uso ad A.N.C.I. Sardegna ed ai Comuni da essa rappresentati. 

Al giorno d’oggi gli strumenti informatici vengono utilizzati per tutti i servizi pubblici, ed è essenziale proteggere e tutelare tutte le infrastrutture informatiche utilizzate dalle istituzioni, specialmente da quelle a contatto più diretto con i cittadini e con chi eroga direttamente i servizi ai cittadini, i Comuni.

Il “Progetto pro-C2SIProgetto per la Cyber Sicurezza dei Comuni italiani è l’attuazione di quanto previsto dalla convenzione stipulata nel luglio 2023 dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e dal Presidente di A.N.C.I. e prevede procedure operative di intervento ed un costante scambio di informazioni per la tutela delle infrastrutture digitali e delle banche dati gestite dai comuni sardi al fine di consentire, ad entrambe le parti, di avere elementi conoscitivi sulle principali minacce e sulle modalità di attivazione dei più insidiosi attacchi informatici.

Per dare attuazione al progetto nell’accordo è prevista anche la possibilità che vengano organizzati percorsi formativi dedicati ai tecnici informatici, ai dirigenti ed al personale delle amministrazioni locali, finalizzati ad incrementare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi informatici, spesso le azioni degli utenti e del personale delle amministrazioni pubbliche a causa di scarse competenze e a causa di poca dimestichezza con le infrastrutture informatiche commettono errori ed erroneamente aprono una “porta” ai criminali informatici o a malintenzionati sul web, basta per esempio aprire l’allegato di una mail contenente software dannoso o contenente virus per esporre la rete pubblica alla mercè di chi vuole rubare dati, usarli per scopi criminali o semplicemente bloccare la macchina pubblica.

Serve sicuramente una più pronta capacità di intervento, di conoscenza delle minacce anche per consentire una immediata segnalazione ai Centri Operativi della Polizia Postale in caso di attacchi.

La collaborazione a livello regionale consentirà di innalzare il già stringente livello di sicurezza dei sistemi informativi della stessa ANCI e dei comuni della Sardegna, con la collaborazione della Polizia Postale impegnata nella protezione delle infrastrutture informatizzate, bisogna poi considerare che anche l’AGID e il Dipartimento per la Cybersicurezza a livello nazionale da già oggi delle indicazioni, regole e direttive per una corretta gestione dei Sistemi Informativi e delle infrastrutture tecnologiche all’interno degli enti pubblici.

La Polizia di Stato inoltre tramite il C.N.A.I.P.I.C., Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica di Roma, effettua una rilevante attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatiche di natura critica e di rilevanza nazionale.

Gli altri crimini informatici, Cyberbullismo e pedopornografia

Non solo crimini informatici contro la macchina pubblica, purtroppo lo scorso anno appena concluso ha visto un aumento dei crimini legati al mondo digitale in Sardegna, con particolare attenzione ai fenomeni del cyberbullismo e la pedopornografia.

È fisiologico purtroppo quando la internet si diffonde sempre di più che da un lato arrivino anche i lati negativi, qua su Sardegna Digital parliamo sempre dei lati positivi ma esiste anche quello negativo. Il bilancio annuale della Polizia Postale della Sardegna con le attività del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica ha messo in luce i principali rischi online che minacciano la sicurezza, in particolare dei giovani, sull’isola.

Questi fenomeni vengono monitorati costantemente dalla Polizia Postale ogni anno per cercare di arginare il fenomeno che è in crescita tra i giovanissimi, nel 2024 ci sono stati 39 casi che hanno portato a 33 perquisizioni e 9 arresti, 32 le persone denunciate.

Ci sono state indagini che hanno riguardato la pedopornografia, detenzione, scambio e produzione di materiale pedopornografico e adescamento online di minori e sono stati analizzati più di 1300 siti web sospetti.

I casi di Cyberbullismo sono aumentati 30% rispetto agli anni precedenti, mentre la fascia di età più colpita è quella tra i giovanissimi dai 14 ai 17 anni ed aumentano casi riguardanti stalking e molestie. In tutto sono 93 le persone denunciate, 22 invece le perquisizioni informatiche aumentate significativamente rispetto all’anno precedente. Fortunatamente rispetto al 2023 sono calati i casi di revenge porn e sex extortion.

Per quanto riguarda gli “attacchi informatici” e quindi non diretti alle persone vere e proprie ma più ai sistemi degli utenti c’è un calo di casi nell’Isola quali ransomware e di DDoS. Il crimine informatico più presente è quello finanziario online, il falso tranding online su aziende private e piccole e medie imprese; cospicue le somme sottratte, le vittime più frequenti hanno oltre i 65 anni.

La Polizia Postale ha anche attivato una campagna di sensibilizzazione nel 2024 che è riuscita a raggiungere 138.512 persone, per rendere i cittadini maggiormente consapevoli dei rischi della rete e delle truffe online che vanno purtroppo di moda. Particolare attenzione è stata rivolta alle donne, spesso vittime di reati online come il cyberstalking, il “revenge porn” e le “truffe sentimentali”.

C’è sicuramente bisogno di più educazione digitale e tecnologica sul web, su internet e sulle infrastrutture digitali che utilizziamo ogni giorno, la rete di internet ad esempio è molto più vasta di quello che si possa pensare. Purtroppo è facile nascondersi dietro ad un dispositivo per fingersi un’altra persona e far cadere nella trappola spesso giovanissimi o persone anziane che non comprendono appieno l’utilizzo dei servizi che offre la rete.

È comunque bene distinguere il bene e il male delle nuove tecnologie e cercare di separare bene le due cose, perchè i servizi ed internet se usati bene e con criterio hanno un potenziale benefico enorme.

Fonti: Polizia di StatoPolizia Postale

Scritto da: 

Fabio, classe 1993, Nerd fino al midollo, cresciuto tra videogame, computer, e apparecchi elettronici, sempre alla ricerca di novità in campo digitale. Diplomato come Perito Informatico e Programmatore, lavoro nel campo ICT e ho una certa esperienza nel mondo della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.

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