Come anticipato nella nostra ultima Newsletter, la n.03 (a proposito, se non siete iscritti potete farlo qua), siamo andati a vedere più da vicino il mondo dell’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco”, che si pone come obbiettivo quello di portare tutto il patrimonio archeologico e storico della nostra civiltà nuragica nell’ambito dell’Unesco, un primato ed una unicità da far conoscere sempre di più al mondo.
Per fare questo può venire in aiuto la tecnologia, ovviamente stiamo parlando della sempre più presente “Intelligenza Artificiale”. Sappiamo che la Sardegna è fatta di primati in campo Digitale e Tecnologico ma forse molti di voi non sanno che proprio sulla nostra isola è nato il primo Sito Web Italiano, esattamente nel 1993, quando il sottoscritto aveva poco più di 5 mesi, il sito pionieristico ad opera del Centro di Ricerche di Pula (CRS4) lo potete trovare ancora online qui: http://history.crs4.it/
Sempre nella nostra isola è nata la prima Radio Libera d’Europa, il primo Internet Provider Italiano, Videonline (poi Videolina) e il primo Quotidiano sul web (Unione Sarda) ma ci sarebbe tanto altro da raccontare, perchè non coniugare quindi un altro primato tutto sardo al mondo Digitale?
La Sardegna verso l’Unesco vuole fare del primato della Sardegna per eccellenza, i Nuraghi, un patrimonio storico riconosciuto in tutto il mondo, al momento il riconoscimento ufficiale si è fermato al sito di “Su Nuraxi” di Barumini, ma portare sotto l’ombrello dell’Unesco tutto il patrimonio storico-archeologico e cultura della civiltà nuragica è un grosso passo in avanti, sia per valorizzare il nostro passato e farlo conoscere al resto del mondo.
Civiltà nuragica ricordiamo che risale sino a tremila anni fa, il patrimonio nuragico vanta torri alte fino a 25 metri, bastioni, grotte o Domus de Janas, cinte murarie e anche dei veri e propri “castelli” primordiali.
Vista l’epoca in cui viviamo la tecnologia e il mondo digitale possono sicuramente venire in aiuto per raggiungere il traguardo e sicuramente favorire turismo e conoscenza. La scorsa settimana c’è stata una conferenza di stampo internazionale a Cagliari proprio su questo tema: “Civiltà nuragica e Intelligenza Artificiale: dalle pietre alle reti neurali”
La conferenza del 29 Novembre scorso, trasmessa in streaming e disponibile su Facebook, ha visto la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo, presenti a “Sa Manifattura” di Cagliari.
Ma come usare l’intelligenza artificiali per promuovere la civiltà nuragica?
Istruendo e utilizzando l’intelligenza artificiale per ricreare digitalmente e virtualmente il mondo della civiltà nuragica in modo dettagliato, come potete vedere dalle immagini qui sotto elaborate in IA dall’Intelligenza Artificiale, sostanzialmente si può immaginare artificialmente come vivevano le popolazioni dell’epoca nuragica, come venivano costruiti i nuraghi e come dovevano essere interi, come utilizzavano le grotte, come utilizzavano gli strumenti e le attrezzature, come cacciavano, ecc.
L’immagine in copertina invece è stata “elaborata” da noi grazie all’intelligenza artificiale messa a disposizione da Microsoft Bing – Image Creator, l’immagine è semplice ma è bastato digitare “Nuraghe in campo verde” per ottenerla e non si discosta molto dalla realtà, dando le giuste informazioni e con le persone giuste come archeologi, storici, ricercatori e scienziati si può fare tanto!
L’idea dell’Associazione e di tutti gli altri partner coinvolti nell’iniziativa punta da un lato a favorire la conoscenza della civiltà nuragica in chiave di sviluppo, economico e turistico sicuramente ma anche di arrichimento culturale avvicinando anche le generazioni più giovani, magari coniugando l’uso dell’intelligenza artificiale con la realtà virtuale, videogiochi ambientati in Sardegna e percorsi interattivi e digitalizzati.
Non possiamo non citare Idili dei Megalith Interactive Studios, un videogioco molto recente uscito lo scorso mese, ambientato e sviluppato interamente in Sardegna, parla proprio delle tradizioni dell’isola con riferimenti alla civiltà nuragica e ai nuraghi.
In passato e attualmente venivano già fatte delle ricostruzioni ma grazie alla potenza degli strumenti messi a disposizione delle piattaforme in cui poter utilizzare l’IA questi frammenti di un passato lontano sono sicuramente più accurati e in poco tempo si riesce ad elaborare tanto materiale, quasi come poter viaggiare nel tempo, ma non solo ovviamente, si possono formulare anche ipotesi e teorie di studio basate sulle fonti attuali che vengono “date in pasto” ai Datacenter che occupano le piattaforme IA.
La conferenza internazionale è stata l’occazione per nuovi spunti di analisi e prospettive utili anche alla definizione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile della Sardegna. Oltre all’Associazione promotrice dell’evento, “La Sardegna verso l’Unesco”, ci sono stati anche dei rappresentanti del Comune di Cagliari, della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna partner dell’Associazione, ell’Università degli Studi di Cagliari e di Sassari e del CRS4 (Centro di Ricerche).
Pierpaolo Vargiu, presidente dell’Associazione: «La conferenza internazionale rappresenta uno dei momenti più importanti della vita dell’Associazione “La Sardegna verso l’Unesco” e in questa seconda edizione abbiamo voluto legare il tema dell’Intelligenza Artificiale alla civiltà nuragica dando vita a un esperimento unico nel suo genere. Grazie alla collaborazione e agli applicativi che esperti provenienti da tutto il mondo hanno presentato sarà possibile comprendere meglio le potenzialità dell’antica civiltà sarda per lo sviluppo futuro e la crescita economica della Sardegna, grazie anche alle nuove sfide legate all’innovazione».
Sono stati inoltre presentati ulteriori progetti connessisempre all’intelligenza artificiale e all’innovazione tecnologica, segnaliamo Ivan Blečić e Massimo Deriu con il progetto EIA, Ecosistemi Innovazione Tecnologica. Alberto Mattiello, business futurist esperto di innovazione tecnologica, autore, imprenditore e keynote speaker.
Di alta tecnologia e innovazione ha parlato David Gallo, CEO & Managing Director di ONE-O-ONE Games e di 101%, attualmente impegnato in progetti di gaming come Aftermath (PS4 – XBox – PC game) – The Fading of Nicole Wilson (PS4 – XBox – PC game – Nintendo Switch) e Dante (PS4 – XBox – PC game – Nintendo Switch).
Salvatore Piazza, Executive account manager di Google Cloud era presente per il mercato Public Sector Locale. Stefano Quintarelli, founder Rialto Venture Capital e membro del gruppo di esperti di alto livello della Commissione sull’Intelligenza Artificiale della Commissione Europa, con l’intervento “I sottomarini non nuotano”.
Maurizio Forte, Professore di Studi classici, Storia dell’Arte e Arti visive della Duke University e Italian Academy Fellow, Fall 2024: “Ritorno al futuro, come l’Intelligenza Artificiale rivoluziona la percezione del passato” il titolo del suo intervento.
Mark Altaweel, Professore di archeologia del Vicino Oriente e Scienza dei dati archeologici presso l’University College di Londra ha parlato di “Intelligenza Artificiale discriminativa e generativa per il patrimonio culturale: applicazioni e sfide”.
Lucio Pascarelli, già dirigente Onu con oltre 40 anni di esperienza nel settore ICT e cultore di IA ha affrontato il tema relativo a “L’importanza dei dati: chatbot e altre AI”. “I gemelli digitali e la civiltà nuragica: fra archeologia, Storia e tradizioni popolari” è invece il titolo dell’intervento di Franco Niccolucci, Responsabile scientifico Vast Lab – PIN Università di Firenze.
Francesco Pigliaru, ex Presidente della Regione Sardegna, economista dell’Università di Cagliari e del CREnOS con un intervento dal titolo “IA: co-intelligenza. Qualche conclusione temporanea”.
Fonte: La Sardegna verso l’Unesco