Piano Italia a 1 Giga in Sardegna: FiberCop non userà il Wireless FWA al posto della fibra ottica, facciamo il punto.

Sul quotidiano IlSole24Ore cartaceo del 25 Settembre 2024 veniva riportata una notizia su FiberCop e sulla Sardegna, ricordiamo che è la stessa telecom company che sta attualmente lavorando in Sardegna per portare la fibra ottica casa per casa in tutti i comuni sardi (Castiadas escluso) a più di 600.000 abitazioni con il Piano Italia 1 Giga.

In questa notizia si parla del fatto che a Giugno la società di proprietà TIM avesse chiesto a Infratel Italia di poter cambiare la propria strategia ed utilizzare una tecnologia wireless (senza fili) FWA per coprire le abitazioni sarde senza utilizzare quindi il mezzo fisico con il cavo in fibra ottica da passare in strada. Ma il perchè di questa scelta?

Infratel Italia è la società in house del Ministero dello Sviluppo Economico che si occupa di gestire i fondi pubblici e in passato anche i lavori, riguardanti lo sviluppo delle telecomunicazioni, reti wireless e in fibra in tutta Italia.

Attualmente sappiamo che FiberCop attraverso i suoi cantieri sta cablando praticamente tutta l’isola con la fibra ottica in tecnologia FTTH per assicurare alla popolazione dell’isola una connessione ad internet che abbia come requisito quello di poter viaggiare ad almeno 1 Gigabit in Download (1.000 Mbps) così come previsto dal Piano Italia 1 Giga, di cui seguiamo tutte le tappe qui sul sito. Questo piano è stato pensato appositamente per poter coprire quelle aree, quei comuni e quelle imprese, case ed edifici pubblici che prima erano sprovvisti di tale tecnologia, la totalità dei comuni sardi, escludendo centri ubrani grossi e capoluoghi.

Ricordiamo che ancora oggi ci sono aree scoperte che utilizzano tecnologie molto vecchie come l’ADSL con il suo vetusto rame, oppure la Fibra mista a Rame (tecnologia FTTC) che non consente una navigazione ottimale specialmente in certe zone periferiche.

L’Agenda Digitale Europea è chiara, bisogna garantire un accesso sicuro, efficiente e veloce alla Rete.

La tecnologia alternativa al cavo fisico in fibra ottica è wireless, senza fili, tecnologia chiamata FWA che consente di coprire vaste zone di territorio, come avviene già con la tecnologia mobile (4G o 5G), per connettere le abitazioni e le persone tramite l’installazione di una antenna invece che del cavo che ti entra dentro casa. Questa tecnologia ovviamente comporta molti meno costi ed è più veloce fare i lavori perchè basta installare una antenna in una determinata zona per poter servire le utenze entro un raggio di tot km.

Inoltre con la FWA si risolverebbe in parte l’annoso problema di cui abbiamo già parlato in passato che è cioè quello di avere a disposizione manodopera e risorse umane specializzate che lavorino sui numerosi cantieri e sulla realizzazione delle reti in fibra ottica.

Purtroppo in Sardegna questo è un problema che TIM e gli altri attori coinvolti hanno dovuto affrontare da quando è iniziato lo sviluppo delle reti ultraveloci in Sardegna (con fondi pubblici), un problema che è molto più presente rispetto alle altre Regioni, non si riescono a trovare persone qualificate che possano effettivamente operare sul territorio per l’installazione di queste reti, da qui la neccessità di stringere i tempi per non fare ritardi rispetto al “termine” per la chiusura di tutti i cantieri entro il 2026.

Sulla carta nessun problema ma tecnicamente non sarebbe la stessa cosa, la tecnologia Wireless in FWA ma anche quella mobile similare in 5G ha fatto passi da gigante e si hanno davvero degli ottimi risultati in termini di copertura del territorio e di velocità, ma le prestazioni non sono comunque ancora minimamente paragonabili a quelle del cavo in fibra ottica, affidabilissimo e non soggetto a disturbi elettromagnetici come è purtroppo soggetta qualsiasi comunicazione senza fili che passa attraverso l’aria, basta un temporale, tempo atmosferico avverso, vento, una collina, un territorio montano e tutto lo scenario cambia, in Sardegna specialmente.

In questo scenario risulterebbe difficile garantire una connessione pari o superiore al Gigabit, proprio come stabilito nel Piano Italia a 1 Giga nazionale, ricordiamo tra l’altro che la Sardegna è la prima in tutta Italia per numero di fondi e per il numero degli indirizzi o edifici da connettere, proprio perchè il territorio sardo e la densità abitativa molto bassa non ha aiutato nemmeno in passato per investire sulle telecomunicazioni, siano esse fisse che wireless.

La conferma di FiberCop

Su queste indiscrezioni oggi ci è arrivata a noi di Sardegna Digital la conferma dallo staff dell’Ufficio Stampa “FiberCop Media Relations” che ringraziamo per la gentilezza e la disponibilità per avere chiarimenti sulla situazione, ecco la loro risposta:

Ad oggi FiberCop è fortemente impegnata nel completare il piano PNRR in Sardegna utilizzando esclusivamente FTTH, con buona parte dei ritardi iniziali sulle milestone che sono stati già recuperati.

La richiesta avanzata ad Infratel di utilizzare la tecnologia FWA nelle attività di cablaggio inerenti il Piano Italia 1 Giga nell’isola risale allo scorso mese di giugno, precedente quindi allo spin-off di FiberCop da TIM. Tale richiesta si collocava in un periodo in cui la carenza di manodopera locale (imprese di rete) necessaria per la posa della fibra ottica – tema pubblico ampiamente dibattuto – suggeriva che il ricorso a tecnologie alternativa e complementari fosse un utile backup per dare impulso ai programmi di sviluppo della banda ultralarga in Sardegna.

FiberCop quindi ci conferma utilizzerà esclusivamente la fibra ottica con tecnologia FTTH, la valutazione di cambiare strategia a Giugno era stata pianificata prima dello “scorporo della rete” tra TIM e FiberCop e che il problema era dovuto alla mancanza di manodopera specializzata quindi a divisione avvenuta le cose sarebbero cambiate e si è tornati sui propri passi senza nessun problema.

Inoltre la società ci conferma che il Piano Italia a 1 Giga in Sardegna procede senza intoppi ed i ritardi registrati inizialmente durante lo scorso anno sono stati risolti e non risultano problemi di manodopera negli attuali cantieri e lavori in corso:

Grazie al lavoro fatto assieme a tutti gli attori coinvolti nell’esecuzione del Piano, i ritardi che hanno caratterizzato la fase di avvio del bando stanno per essere completamente superati. Al momento non si registrano problematiche tali da pregiudicare in prospettiva l’esecutività degli interventi e il rispetto dei target di avanzamento lavori.

A che punto siamo con la Fibra in Sardegna?

Al momento questi sono i dati che ci arrivano da FiberCop sul Piano Italia 1 Giga, presenti anche nella nostra mappa interattiva:

  • 3 comuni completati ed attivati
  • 130 in corso di realizzazione
  • 243 da realizzare

Totali: 376 (escluso solo Castiadas)

Come potete vedere dalla mappa i cantieri per la posa della fibra ottica fortunatamente procedono e per ora si stanno rispettando i tempi previsti ma c’è ancora tanto lavoro da fare ed è chiaro sin dai tempi dei lavori per la fibra mista a rame (FTTC) che la manodopera in Sardegna non è sufficiente, serve tanto tempo per essere formata e assunta. Consideriamo che la quantità dei lavori è ingente, parliamo di una copertura per tutti i comuni dell’isola.

Per questo la richiesta di FiberCop, per ora scongiurata, andava nella direzione di razionalizzare i lavori e trovare una tecnologia che facesse chiudere in fretta i cantieri e coprire così l’isola, il problema rimane quello di dover garantire almeno un Gigabit di velocità, cosa che con una tecnologia wireless non è possibile.

Gli altri interventi in corso sull’isola riguardano il vecchio “Piano di intervento diretto di Infratel” sulla FTTC ormai superato e praticamente abbandonato dalla TIM e il Terzo Bando Infratel aggiudicato da OpenFiber in cui si vanno a coprire principalmente le aree industriali e artigianali dei Comuni.

Link utili

Fonti: Il Sole24Ore – FiberCop

Scritto da: 

Fabio, classe 1993, Nerd fino al midollo, cresciuto tra videogame, computer, e apparecchi elettronici, sempre alla ricerca di novità in campo digitale. Diplomato come Perito Informatico e Programmatore, lavoro nel campo ICT e ho una certa esperienza nel mondo della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.

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