La notizia è fresca fresca, arrivata con un pò di sorpresa da chi scrive, perchè purtroppo devo fare una nota di rammarico, in Sardegna ci si accorge tardi delle novità in ambito tecnologico e digitale, anche se queste erano in preparazione da tempo e con progetti a lungo raggio, qua su Sardegna Digital rimediamo anche a questo e non potevamo non parlarne, visto che si tratta di un progetto molto importante che può portare a nuove prospettive digitali per l’isola.
Sull’isola in questi giorni abbiamo nuove infrastrutture che ci consentiranno di viaggiare sulla rete molto più veloci, specialmente a Sassari dove grazie a Nexim è stato presentato il primo Internet Exchange Point della Sardegna, per l’esattezza il Sardegna Internet Exchange, Sard-IX, vediamo nel dettaglio cos’è e cosa significa per noi.
Il CEO di Nexim, Simone Dore, giovane sardo proprio nato e cresciuto a Sassari, Ing. Informatico doc, si è formato proprio sulle reti e sulle telecomunicazioni, quindi un vero professionista e tecnico che guida l’azienda ben cosciente di cosa può fare anche tecnicamente, non stiamo quindi parlando di un dirigente finanziario messo a capo dell’impresa ma sicuramente una persona in grado di capire nel dettaglio dove vuole portare la sua idea di impresa e come svilupparla cavo per cavo, Simone parla chiaro sul progetto che ha portato sull’isola con questo Internet Exchange: “Il nostro sogno è portare internet alla massima velocità in un luogo come la Sardegna dove la qualità di vita è insuperabile”
Nexim è una società creata proprio da Simone Dore, azienda di telecomunicazioni a tutti gli effetti che lavora principalmente sulla rete in fibra ottica di Open Fiber, che qua su Sardegna Digital conosciamo benissimo. L’obbiettivo della società risponde agli obiettivi previsti dall’Agenda Digitale Europea, dalla Strategia Italiana per la banda ultra larga e dalla Gigabit Society con le quali si intende stabilire i livelli minimi di connettività in tutti i paesi europei per cittadini, istituzioni e aziende, esortando i singoli paesi ad agire per incentivare la costruzione di reti di ultima generazione.
Ma molti che non masticano Informatica si staranno chiedendo, cos’è un Internet Exchange Point (IXP)?
L’Internet Exchange Point è un punto di interconnessione neutro attraverso il quale i principali provider di rete o operatori telefonici si connettono e scambiano traffico gratuitamente, rivoluzionando i vantaggi di navigazione degli utenti. Detto così non fa molta impressione, ma in soldoni permetterebbe agli utenti sassaresi, e presto si spera in tutta la Sardegna, di accedere a Internet alla massima velocità possibile in Italia e in Europa: in città dal 15 dicembre si viaggerà a ben 10 gigabit per secondo e 2.5 gigabit per secondo in upload, rispetto a una media che finora è stata di 1 Gigabit, con un tetto massimo di 5 per un solo fornitore di servizi.
Questo nella vita di tutti i giorni significa che per un utente Internet il tempo per una ricerca sul web, per il download di un file, per il caricamento di una pagina web, per la ricerca di un film su Netflix, o per l’acquisto di un prodotto su Amazon, si ridurrà notevolmente, perchè grazie a questo Internet Exchange il percorso della connessione dell’utente non dovrà più rimbalzare necessariamente a Milano o in altre grandi città Italiane, attraverso un punto di accesso di scambio delle compagnie telefoniche, come accade oggi, ma si potrà andare direttamente alla fonte, partendo in questo caso da Sassari, con un risparmio di tempo non percettibile magari, perchè si parla di millisecondi per noi, ma nel complesso un bel vantaggio nel lungo periodo e per grossi volumi, oltre che garantire connettività più efficiente sulla nostra isola.
A Sassari al momento hanno già aderito al sistema il Comune con le strutture a esso collegate e l’Azienda Ospedaliero Universitaria, che ora viaggiano attraverso una banda ultralarga.
Dal 2023 i progetti di Sard-IX non si fermeranno solo a Sassari ma si arriverà anche sul capoluogo regionale, a Cagliari, per poi estendersi a tutta la Sardegna.
Simone Dore sui progetti futuri per la Sardegna:
«Vogliamo creare un’isola completamente digitalizzata. Un’isola alla quale, già da ora, è offerta la possibilità di ospitare grandi realtà internazionali, permettendo condizioni paritetiche a quelle di cui sono dotate, ad esempio, le aziende con base a Milano. Il nostro sogno è che si possa godere di internet alla massima velocità con il piacere di vivere in un luogo dove la qualità della vita è insuperabile. Vogliamo fare in modo che non si abbia più paura di aprire una sede in Sardegna per il solo timore di un gap nelle connessioni rispetto alla penisola o al resto del mondo. Il nostro intento ora è quello di raggiungere in primo luogo la pubblica amministrazione».
Siamo molto contenti di questa iniziativa e che il giovane Simone sia tornato in Sardegna per investire, perchè se è vero che Nexim guarda sicuramente al mercato Italiano ed Europeo non si è dimenticato della sua terrà d’origine in cui c’è tanta fame di tecnologia e digitale, senza soluzioni e progetti di questo tipo come Sard-IX la nostra isola rimarrebbe scollegata dal mondo.
Ovviamente vi terremo aggiornati sui Social e sul sito per future nuove iniziative collegate a Sard-IX.
Fonte: Nexim Italia