Piano Italia 1 Giga, la Sardegna al primo posto per i fondi di digitalizzazione e accesso ad Internet veloce

La Sardegna non sarà lasciata sola nel programma di digitalizzazione dell’Italia, anzi, possiamo confermare che la previsione al 2026 è quella di coprire la maggior parte del territorio ancora scoperta dalle nuove reti digitali che ci permettono di conneterci ad internet. Grazie al Piano Italia 1 Giga.

Con questo nuovo piano si andranno a coprire più di 600 Mila civici in tutta la Sardegna ed in altre regioni Italiane che meno hanno però sofferto del problema del Digital Divide e dell’accesso veloce ad Internet.

Il Piano Italia a 1 Giga è stato ideato nell’ambito del Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (CiTD) che insieme alla già collaudata Strategia italiana per la Banda Ultra Larga con gli attuali interventi in corso ha avviato il progetto “Verso la Gigabit Society” che, insieme al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 e nel 2021 per portare a compimento la digitalizzazione dell’Italia.

Il 27 luglio 2021, il CiTD ha approvato il Piano di intervento “Italia a 1 Giga” per colmare la carenza di infrastrutture di rete a banda ultralarga che ancora permangono in Italia e garantire entro il 2026 una velocità di connessione delle reti fisse ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload su tutto il territorio nazionale, in anticipo rispetto agli obiettivi europei, fissati al 2030.

Dal 30 aprile al 5 giugno e dal 13 ottobre al 15 novembre 2021 è stata effettuata la mappatura su tutto il territorio nazionale per identificare il numero dei civici che al 2026 non sarebbero stati coperti da investimenti privati di operatori in grado di garantire una velocità di connessione di 300Mbit/s in download. Più di 50 operatori hanno partecipato.

Piano Italia 1 Giga

Come potete vedere dalla tabella allegata qua a destra, si vede chiaramente che il primo lotto è stato assegnato alla Sardegna, parliamo di ben 663.784 civici su un totale di circa 1 Milione da coprire entro il 2026 con tecnologie che consentano un accesso ultra veloce alla rete di Internet con almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload per un valore economico complessivo di oltre 350 Milioni di Euro. Nessun altra Regione in Italia avrà un intervento pubblico di questa portata.

La disparità con le altre Regioni d’Italia è presto detta, proprio qua su Sardegna Digital analizziamo periodicamente la situazione delle reti a Banda Ultra Larga presenti sull’isola ed è chiaramente una situazione che necessitava di ulteriori interventi.

Attualmente ricordiamo che in corso sulla nostra isola ci sono l’Intervento Diretto:

  • Infratel e TIM impegnate a coprire l’isola con la tecnologia in Fibra Ottica mista a Rame in FTTC i centri abitati più piccoli che si doveva concludere entro il 2020 ma che poi è slittato, la cui conclusione dovrebbe essere quella di quest’anno 2022, ad oggi mancano ancora circa 130 comuni da coprire.
  • Open Fiber con il Terzo Bando Infratel in Fibra Ottica diretta con tecnologia FTTH per la copertura principale dei centri industriali e in parte minore di qualche centro abitato/case sparse.

Questi interventi anhe se messi insieme non garantiranno a tutti uguale accesso alla rete e comunque non possono garantire a tutti una adeguata velocità di connessione, questi piani infatti consideravano altri obbiettivi lontani dal Gigabit.

Come sempre trovate maggiori dettagli nella pagina dedicata alla Banda Ultra Larga.

Fiber_Optic

Tornando al Piano Italia a 1 Giga:

  • 7 milioni saranno gli indirizzi (numeri civici) in tutta Italia, il Governo mette a disposizione per questo obiettivo quasi 3,7 miliardi di euro dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
  • I civici coinvolti nella misura sono suddivisi in 15 aree geografiche, i cosiddetti lotti, che saranno oggetto di intervento da parte degli operatori vincitori dei finanziamenti. I lavori dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026.

Per partecipare alla gara, gestita da Infratel Italia sulla base della convenzione stipulata con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e Invitalia, è necessario accedere e registrarsi alla piattaforma telematica disponibile all’indirizzo web: https://ingate.invitalia.it.

I soggetti interessati (operatori telefonici e di rete) possono presentare le offerte entro le ore 13 del 16 marzo 2022, destinate a uno solo, alcuni o tutti i lotti posti a gara e potranno aggiudicarsi un massimo di 8 lotti. Il contributo pubblico coprirà fino al 70% delle spese sostenute mentre una quota non inferiore al 30% rimarrà a carico del beneficiario.

Il vincitore della gara dovrà garantire a tutti gli operatori di mercato l’accesso all’ingrosso – cosiddetto wholesale – alle infrastrutture finanziate, sulla base di quanto stabilito dalle linee guida dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) e dal bando di gara. Per garantire il rispetto degli obblighi del bando entro Giugno 2026, sono stati individuati obiettivi semestrali di copertura e un sistema di penali in caso di mancata copertura dei civici e ritardo dei tempi di realizzazione dei lavori.

I criteri di assegnazione saranno uguali per tutti i lotti e comprenderanno l’offerta economica, le caratteristiche delle reti impiegate, tra cui l’architettura e il dimensionamento della rete, la qualità dei piani di assunzione e formazione del personale e di gestione del progetto, nonché impegni relativi a inclusione, diversità di genere, persone con disabilità e sostegno a categorie svantaggiate ed eventuali miglioramenti rispetto alle performance richieste e alle condizioni tecniche ed economiche regolatorie minime previste.

Chi vincerà la gara pubblica dopo le offerte? L’operatore di rete più papabile è senza ombra di dubbio Open Fiber, ma secondo le ultime discrezioni e secondo le ultime vicende che vedono TIM sempre più vicina alla fusione appunto proprio con Open Fiber ed in una nuova società da creare le cose si complicano e sembrano cambiare.

I lotti/canteiri di lavoro, sopratutto quello della Sardegna, sono molto importanti e dispendiosi, sia in termini di lavoro fisico che economico e richiederanno uno sforzo enorme per coprire la nostra Regione che è tra le più grandi d’Italia ed ha un territorio molto variegato, non sarà facile.

E la tecnologia? Ancora è presto dirlo, anche perchè le società (operatori telefonici e di rete) devono presentare ancora le proprie offerte, è chiaro che visto l’obbiettivo del Gigabit si parlerà di Fibra Ottica dedicata (tecnologia FTTH) già utilizzata con successo da Open Fiber, FiberCop e gli altri operatori ma potrà essere utilizzata anche la tecnologia mobile e wireless (magari FWA) in 5G.

Continueremo a seguire l’evoluzione del Piano e degli aggiornamenti relativi!

Fonte: Dipartimento per la Trasformazione Digitale

Scritto da: 

Fabio, classe 1993, Nerd fino al midollo, cresciuto tra videogame, computer, e apparecchi elettronici, sempre alla ricerca di novità in campo digitale. Diplomato come Perito Informatico e Programmatore, lavoro nel campo ICT e ho una certa esperienza nel mondo della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni.

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