Le famose isole minori di San Pietro e dell’Asinara, che ricadono rispettivamente nei comuni di Carloforte e Porto Torres saranno presto o tardi raggiunte dalla Banda Ultra Larga, un progetto voluto dal Ministero dello Sviluppo Economico, insieme ad Infratel Italia, per lo sviluppo delle reti di comunicazione di ultima generazione nelle isole minori Italiane.
Il Piano era già stato annunciato nel mese di Settembre 2020, ed era stato approvato con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 giugno 2021, denominato “Approvazione del Piano Isole Minori”.
Come per gli altri progetti riguardanti la Banda Ultra Larga e le reti di nuova generazione in Fibra Ottica e 5G viene affidato nella sua implementazione alla società Infratel Italia, il piano ha il seguente obbiettivo:
“dotare le isole minori di un backhaul ottico abilitante lo sviluppo della banda ultralarga, l’incremento della copertura delle reti radiomobili, assicurando anche l’evoluzione verso i servizi 5G”.
Tradotto dal gergo tecnico stiamo parlando di interventi che saranno in grado di portare reti di ultima generazione in fibra ottica per connettere le isole più piccole e quelle più remote, che ovviamente sono anche quelle più svantaggiate dai collegamenti fisici e ancor più da quelli digitali se non per qualche ponte radio ma ormai obsoleto, portare la fibra ottica con le sue enormi capacità è un notevole vantaggio, sia per attivare servizi diretti e interamente in fibra ottica ai singoli utenti residenti, turisti e non nelle isole, sia per incrementare la copertura delle Reti Mobile, anche in vista dell’evoluzione del 5G.
Le Regioni interessate dal Piano sono cinque: Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana e la nostra Sardegna, mentre per isole complessive sono in tutto 19, per un intervento complessivo che in termini di fondi hanno un budget di 6 Milioni e 500 Mila euro, cifre importanti che dovrebbero mettere la parola fine al Digital Divide presente in queste aree, nella mappa pubblicata da BandaUltraLargaItalia.it (Portale ufficiale del Ministero).
Già nel Marzo 2021 era stato avviato un confronto con gli operatori telefonici e di rete per verificare se questi ultimi, come è accaduto per i piani della Banda Ultra Larga sulla terra ferma, se avessero intenzione di coprire le isole minori con i loro fondi e le loro infrastrutture, essendo questa consultazione avente esito negativo si è data avvio ad una gara pubblica del 18 Novembre 2021, che consentirà agli operatori di rete e telefonici, fino al 22 Dicembre, di presentare le proprie offerte per potare le loro infrastrutture e aggiudicarsi l’appalto pubblico.
Se dovessimo fare una ipotesi e considerando le altre gare pubbliche per la costruzione di reti a Banda Ultra Larga punteremo tutto su Open Fiber ma è ancora presto per dirlo e potrebbero esserci sorprese dai big come FiberCop o gli altri operatori minori.
Dal Punto di vista Tecnico
Il backhaul (centro di connessione) ottico sarà accessibile a tutti gli operatori mediante Punti di Accesso al Backhaul Sottomarino (P.A.B.S.) che sono stati individuati in base al criterio della minore distanza dalle dorsali ottiche esistenti, dall’eventuale Punto di Consegna Neutro (P.C.N.), se presente nell’isola, e dall’approdo del cavo sottomarino.
Nei criteri di valutazione delle offerte una particolare attenzione è posta al rispetto degli ecosistemi ambientali e all’implementazione di sistemi di monitoraggio e controllo.
Per partecipare alla gara occorre accedere e registrarsi al portaIe: https://ingate.invitalia.it/. Il bando di gara è stato trasmesso in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 18 novembre 2021.
Per quanto riguarda le infrastrutture sulle isole seguiremo le varie fasi del progetto e vi aggiorneremo il prossimo anno sugli sviluppi!