La storia della più grande azienda di telecomunicazioni della Sardegna, e una delle più grandi in Italia (negli anni 90 una delle più grandi in Europa), è stata sempre molto travagliata e negli ultimi anni dopo l’abbandono del fondatore Renato Soru, l’azienda si stava via via ridimensionando, arrivando ad essere sempre più piccola e poco rilevante nel panorama delle telecomunicazioni.
Dopo la fase di grande splendore e di grande visibilità negli anni delle liberalizzazioni, e di fine del monopolio TIM, vuoi per scelte sbagliate a livello amministrativo e commerciale ma anche per competitor sempre più agguerriti, Tiscali stava arrivando a perdere notevoli quote di mercato e sopratutto di profitto, faccio notare che la società non è mai stata in positivo nel suo bilancio, neanche un giorno dalla sua fondazione.
La notizia di ieri invece ha colto tutti di sorpresa, Tiscali, per la prima volta nella sua storia, con a guida l’amministratore delegato Riccardo Ruggiero, festeggia il primo risultato netto positivo dalla sua fondazione nel 1998, nei primi 6 mesi del 2017 ha registrato incassi per 24,5 milioni di euro, contro una perdita di circa 45 milioni del precedente esercizio.
Grazie anche alla cessione del ramo d’azienda B2B a Fastweb è previsto un risultato positivo anche per l’intero 2017 e sono stati confermati tutti gli obbiettivi che l’azienda si è prefissata.
Da considerare comunque che al 30 giugno il gruppo Tiscali mostra un indebitamento finanziario lordo pari a 194,2 milioni e passività superiori alle attività correnti (non finanziarie) per 136,6 milioni. I ricavi dei primi sei mesi sono stati di 103 milioni in crescita del 6,9%. rispetto al primo semestre 2016 e dopo 5 anni un 1,5% dei ricavi nel solo segmento “Broadband Fisso” (a euro 68,4 milioni).
Il guadagno di terreno si nota specialmente nell’aumento degli utenti Tiscali, crescono gli abbonati nel BroadBand (Banda Larga) residenziale (+32 mila clienti, +8%), nel mobile (+56 mila clienti, +37%) e UltraBroadband (Banda Ultra Larga) (+58 mila clienti). In particolar modo di questi ultimi circa 36mila clienti con soluzioni LTE Wireless (Wireless Fiber To The Home) e circa 22 mila in Fibra (Fiber to the Cabinet e Fiber to the Home).
Il successo del wireless è legato all’implementazione di 300 Base Stations Wftth Lte avvenuta a giugno per completare entro la fine dell’anno la migrazione dalla tecnologia Wimax.
L’azienda non è mai stata ferma del tutto ovviamente ma oggi grazie a offerte competitive nel residenziale, fixed wireless accordo con Open Fiber è destinata a guadagnare quote di mercato sempre più rilevanti.
A livello commerciale Tiscali è una delle aziende di telecomunicazioni italiane che applica sul residenziale una fatturazione mensile invece che a 28 giorni. Sul settore mobile invece si è adeguata alla concorrenza, ma su questo l’Autorità Garante per le Telecomunicazioni non ne ha negato la legittimità.